Controlli sul territorio anche dall’alto

Ha preso il via venerdì 13 in provincia l’operazione “stare a casa” condotta dall’arma dei carabinieri di Belluno nell’ambito dell’attività di controllo del territorio predisposta dalla prefettura di Belluno e in in piena collaborazione con le altre Forze di Polizia per l’emergenza coronavirus. L’intera attività – fa sapere con una nota il comando – e tesa ad invogliare il cittadino a stare a casa, piuttosto che fuori dai propri domicili/residenze in spregio del bene comune.140 saranno le pattuglie dell’arma territoriale che fino a domenica perlustreranno la viabilità primaria e secondaria del territorio con il supporto di un Team Operativo di Supporto, con prerogative di antiterrorismo, e di 2 Squadre Operative Speciali, che sono altamente specializzate nei controlli urbani e in ambienti rurali. I controlli saranno possibili anche dall’alato grazie all’ l’ausilio degli elicotteri del 14 Elinucleo Carabinieri.Puntuale l’azione degli uomini dell’arma che non hanno tralasciato nulla. Sono state infatti Disposte pattuglie di Carabinieri Rocciatori per il controllo di rifugi e malghe e luoghi più impervi, ove i più sfacciati, potrebbero pensare di trascorrere il fine settimana, lontani dalle proprie abituali residenze. Anche le strade secondarie e gli accessi alla Provincia meno frequentati – dettaglia sempre la nota (passo san Boldo – passo S.Osvaldo – Passo loc. Forcelletto di Seren del Grappa) saranno oggetto di specifici controlli. Il dispositivo messo in campo ha le potenzialità per intercettare buona parte dei trasgressori al D.P.C.M. del 12 marzo 2020, che ha ribadito la necessità di stare a casa, prevedendo per i trasgressori le sanzioni previste. Gli esiti dell’operazione “stare a casa”, con il numero dei controlli effettuati e le eventuali sanzioni applicate saranno resi noti dalla compagnia di Belluno lunedì. Nel frattempo, la prefettura di Belluno ha reso noto come 360 siano state le persone controllate nella giornata del 12 marzo, 828 gli esercizi commerciali, 2 le denunce. Un centinaio sono state le chiamate effettuale numero telefonico della prefettura dedicato all’emergenza  nella sola giornata di oggi.

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