Zaia sulla Fase due: «Non escludo altre ordinanze»

Cala in veneto il numero dei ricoverati, delle persone in terapia intensiva, e anche di quelle in isolamento, aumentano i dimessi ma purtroppo anche i morti: lo rende noto il governatore del Veneto Luca Zaia divulgando quanto riportato dall’odierno bollettino di azienda zero. Numeri che inducono ad un cauto ottimismo, ma ammonisce Zaia fondamentale è mantenere la prudenza anche in considerazione delle ulteriori libertà concesse ai veneti. Per quanto attiene all’andamento dell’epidemia in provincia, 655 sono i casi attualmente positivi, 46 le persone covid positive ricoverate al San Martino. 48 negli ospedali di comunità.Sul fronte dei decessi 72 sono nel complesso i deceduti dall’inizio dell’emergenza secondo quanto riferito dal bollettino odierno di azienda zero, 334 i guariti. 1248 sono le persone in isolamento domiciliare. Su questo fronte, oltre 50,800 sono tate le chiamate svolte dal team dedicato alla sorveglianza attiva dell’ulss dolomiti alle persone in isolamento registrando l’eventuale febbre/sintomi e chiedono se hanno bisogno di assistenza psicologica.Sul fronte delle delle case di riposo invece, secondo l’ultimo dato disponibile aggiornato al 26 aprile, delle 29 strutture coinvolte afferenti all’ulss Dolomiti che interessano 2208 ospiti, 1988 sono quelli a cui è stato eseguito un test rapido, 1015 hanno svolto il tampone. 236 sono risultati positivi, 53 sono stati i ricoverati. I deceduti covid-positivi dal 20 febbraio risultano essere 39.Sul fronte dei 2114 operatori invece, 1866 sono stati sottoposti a test rapido, 1464 al tampone. 113 sono risultati essere covid positivi

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