Aumentano arrivi e presenze turistiche nel Feltrino

125 mila euro da investire per crescere ancora: a questa cifra, infatti, ammontano le entrate dell’Unione montana feltrina legate alla tassa di soggiorno nel 2019, reinvestibili nel turismo. La misura è stata introdotta nel corso 2018, e la scorsa annualità fornisce, quindi, i primi dati sui 12 mesi. Tra i 13 Comuni coinvolti, è quello di Feltre a dare l’impulso maggiore con 44 mila euro, seguito da quello di Arsiè con 26 mila e quello di Sovramonte con 10 mila. Gli ospiti sono stati complessivamente oltre 57 mila, mentre le presenze quasi 142 mila. Un’ulteriore analisi verrà fornita nelle prossime settimane, ma si possono già osservare alcune tendenze, tra cui un aumento degli arrivi, ma soprattutto dei tempi di presenza media, cresciuti nella stagione estiva di oltre l’11%. “Questo – osserva Dario Scopel, assessore con delega al turismo dell’Unione montana feltrina – va esattamente nella direzione che abbiamo auspicato, ovvero quello di lavorare per un turismo che sia sempre meno “mordi e fuggi”, a vantaggio di una permanenza degli ospiti più strutturata, e quindi con maggiori ricadute per il territorio”. Intanto, si attendono gli esiti della candidatura per il riconoscimento dell’area del Grappa quale Riserva di Biosfera in uno specifico programma dell’Unesco. Sullo sfondo, in queste settimane, si muove un fattore negativo: le strategie di contenimento del coronavirus e l’ansia sociale legata al problema sanitario hanno fatto saltare diverse prenotazioni anche nel Feltrino.

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