Sviluppo della banda ultralarga in 16 comuni

In 16 Comuni bellunesi si accende la banda ultralarga Tim. L’azienda si è attivata anche sulla base del decreto “Cura Italia”, dell’ordinanza della Presidenza del Consiglio e delle misure urgenti di Agcom riguardanti i servizi di rete, che dicono essenzialmente che in un periodo come questo, internet serve come l’acqua. C’è chi lo utilizza per continuare a lavorare, chi per poter imparare le tabelline o addirittura affrontare la sessione di laurea, chi invece fa acquisti online anche per i beni di prima necessità. Migliorare disponibilità, capacità e qualità delle connessioni, anche nelle aree meno servite, fa parte di una strategia che in Veneto porta la banda ultralarga nelle cosiddette “aree bianche” di 118 comuni. Nel Bellunese, le connessioni vengono potenziate in ogni distretto. Nel Feltrino, Pedavena e Sovramonte. In Valbelluna, Belluno, Sospirolo, Soverzene e Borgo Valbelluna. Potenziamento anche in comune di Alpago. In Cadore, nuove possibilità a Auronzo, Cibiana, Perarolo e Pieve, mentre in Comelico l’unico comune interessato è San Pietro. Quattro i territori interessati nell’Agordino, ovvero Cencenighe, Alleghe, Rocca Pietore e Voltago. L’intervento porta il picco di banda a 200 Mbps nelle aree con infrastruttura basata sulla fibra. Nelle zone in cui non c’è, si ricorrerà alla tecnologia Fixed Wireless Access, ovvero l’assetto misto cavo-antenna, particolarmente applicabile alle zone montane o scarsamente abitate, dove sarebbe antieconomico costruire una rete cablata.

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