Il contenuto del nuovo decreto sul contenimento del coronavirus

Atteso, invocato, in rari casi anticipato ufficialmente: è arrivato in forma definitiva soltanto la domenica sera, il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri che indica le disposizioni da mettere in atto per il contenimento del coronavirus già dal lunedì della nuova settimana. Ci sono prescrizioni che riguardano soltanto i comuni in zona rossa, altri che riguardano le regioni maggiormente colpite, e altri ancora di carattere generale. Per il Bellunese, valgono le ultime due categorie. Innanzitutto, la didattica a scuola è sospesa fino a fine settimana. Questo significa che nell’edificio ci saranno alcuni dipendenti, ma senza l’accesso dei ragazzi, con una possibile apertura alle lezioni a distanza. Le gite scolastiche sono bloccate fino al 15 marzo. Capitolo eventi: rimane lo stop forzato fino all’8 marzo, che vale anche per la normale attività di cinema e discoteche. Per quanto riguarda la dimensione religiosa, nei luoghi di culto vale la seguente regola: vietati in ogni caso i grandi assembramenti, mentre per consentire l’accesso alle funzioni occorre garantire una distanza tra i fedeli di almeno un metro. Molto difficile, quindi, immaginare matrimoni e funerali in chiese gremite. Il meccanismo del metro di distanza viene richiesto anche per l’attività dei musei, dei negozi e di bar e ristoranti: niente caffè al banco, cibi e bevande si consumano solo da seduti. E per chi vuole andare a trovare un amico o un parente in ospedale o in casa di riposo? Ingressi limitati, regolati dalle direzioni sanitarie ospedaliere e dai responsabili delle strutture per anziani. Disposizioni che riguardano la pubblica amministrazione in senso stretto: chi lavora in sanità non può prendere ferie in questo periodo, le procedure concorsuali sono tutte congelate ad eccezione di quelle con selezione a distanza, è consigliato l’utilizzo della teleconferenza. Persino il consiglio regionale del 3 marzo è stato rinviato: manca la distanza di sicurezza di un metro tra un consigliere e l’altro. Infine, ci sono le restrizioni legate al mondo dello sport: fino all’8 marzo, gare e allenamenti si potranno svolgere solo a parte chiuse. In alcuni casi, si è proceduto direttamente al rinvio. Per quanto riguarda gli impianti di risalita, voce che all’interno del decreto risulta piuttosto sensibile per il bellunese, l’apertura è garantita, ma con una regola: il gestore deve provvedere alla limitazione dell’accesso agli impianti di trasporto chiusi assicurando la presenza di un massimo di persone pari ad un terzo della capienza. Esempio pratico: in una cabina da dieci posti, si potrà salire in tre.

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